Evento|Incontri
Incontro a cura di Federico De Martino. Brevi conversazioni a tema, nelle sale della mostra.
Incontro a cura di Fabio Benedettucci. Brevi conversazioni a tema, nelle sale della mostra.
Incontro a cura di Isabella Colucci. Brevi conversazioni a tema, nelle sale della mostra.
Claudia Terenzi e Bruno Aller, curatori della mostra, illustrano la mostra, prima grande antologica che Roma ha dedicato a Boille in un’istituzione museale, con una selezione di circa ottanta opere che testimoniano il percorso artistico del maestro dal 1958 al 2015.
Incontro con Stefano Gallo, docente di Storia dell’Arte Contemporanea alla Facoltà di Lettere dell’Università di Tor Vergata, storico dell’arte contemporanea e Ninì Santoro, scultore, pittore, incisore e ceramista, uno dei maggiori esponenti dell’astrattismo italiano.
Daniela Fonti, docente di Storia dell’arte contemporanea alla Facoltà di Architettura “Sapienza” Roma, storica dell’arte e dell’architettura, critica d’arte e giornalista, incontra Claudio Verna, protagonista della cosiddetta Pittura analitica.
Incontro musicale con Amina Magi voce recitante Indiana Raffaelli al contrabbasso nell'ambito della mostra Maria Paola Ranfi. Gioiello intimo colloquio
"Ecologia Cosmica" propone una riflessione filosofica e scientifica sul ruolo dell’umanità rispetto al nostro pianeta. Partendo dall’ipotesi Gaia di Lovelock e dalla percezione illusoria di poter scansare i problemi ambientali e climatici come se non ci riguardassero, allargheremo lo sguardo conquistando un punto di vista spaziale sulla Terra: quello di un astronauta, o di un alieno, o quello che offre un planetario.
Un importante cambio di prospettiva che ci farà rendere conto di quanto la Terra sia unica e fragile, con risorse limitate, e sia nostro dovere averne molta più cura di quanto stiamo facendo. È una responsabilità che dobbiamo accettare collettivamente di fronte alle stelle dell’universo intero, perché oggi soltanto noi possiamo essere i custodi della Terra, per chi verrà dopo.
"Ecologia Cosmica" propone una riflessione filosofica e scientifica sul ruolo dell’umanità rispetto al nostro pianeta. Partendo dall’ipotesi Gaia di Lovelock e dalla percezione illusoria di poter scansare i problemi ambientali e climatici come se non ci riguardassero, allargheremo lo sguardo conquistando un punto di vista spaziale sulla Terra: quello di un astronauta, o di un alieno, o quello che offre un planetario.
Un importante cambio di prospettiva che ci farà rendere conto di quanto la Terra sia unica e fragile, con risorse limitate, e sia nostro dovere averne molta più cura di quanto stiamo facendo. È una responsabilità che dobbiamo accettare collettivamente di fronte alle stelle dell’universo intero, perché oggi soltanto noi possiamo essere i custodi della Terra, per chi verrà dopo.
Proiezione nel planetario mobile per giovani e adulti; un percorso attraverso la storia delle osservazioni astronomiche, dagli antichi calendari ai potenti telescopi spaziali, fino alle conoscenze attuali sulla vita delle stelle, sulla natura dei pianeti e sull’espansione dell’universo.

































