Lato Sud

Sul lato Sud, sono stati riconosciuti con certezza lo stesso Augusto, coronato di alloro, i quattro flamines maiores, sacerdoti dal caratteristico copricapo sormontato da una punta metallica, Agrippa, raffigurato con il capo coperto dal lembo della toga e con un rotolo di pergamena nella mano destra ed infine il piccolo Gaio Cesare, suo figlio, che si tiene alle vesti paterne.

Agrippa è l'uomo forte dell'impero, amico e genero di Augusto, di cui ha sposato in seconde nozze la figlia Giulia. E' inoltre padre di Gaio e Lucio Cesari, adottati dal nonno e destinati a succedergli nel comando.

Gaio è rivolto verso la figura femminile che lo segue, nella quale è solitamente riconosciuta Livia, la sposa del principe, rappresentata con il capo velato e la corona di alloro che ne fanno una figura di alto rango. Secondo un'interpretazione più recente, questa figura andrebbe invece identificata con Giulia, che qui comparirebbe a seguito del marito e del suo primogenito Gaio.
Nella figura maschile che segue viene generalmente riconosciuto Tiberio, anche se questa identificazione va messa in dubbio in considerazione del fatto che il personaggio indossa dei calzari plebei, particolare che non si addice a Tiberio, discendente da una delle famiglie romane di più antica nobiltà.
Al cosiddetto Tiberio fa seguito un gruppo familiare, probabilmente formato da Antonia Minore, nipote di Augusto, da suo marito Druso e dal loro figlioletto Germanico. Druso è l'unico ritratto in vesti militari, con la caratteristica veste militare, il paludamentum: infatti nel 13 a.C. egli si trovava impegnato a combattere le tribù germaniche ad est del Reno.

Segue un secondo gruppo familiare, verosimilmente formato da Antonia Maggiore, nipote di Augusto, dal suo sposo Lucio Domizio Enobarbo, console nel 16 a.C., e dai loro figli Domizia e Gneo Domizio Enobarbo, futuro padre di Nerone.