Mimmo Paladino. Biografia

1948
Nasce a Paduli (Benevento) il 18 dicembre.

1964
Visita la Biennale di Venezia dove i lavori di Robert Rauschemberg, nel Padiglione americano, gli suscitano forte impressione rivelandogli la realtà dell’arte.

1968
Si diploma al liceo artistico di Benevento. Tiene una mostra presentata da Achille Bonito Oliva, alla Galleria di Portici (Napoli).

1969
Lo Studio Oggetto di Caserta di Enzo Cannaviello organizza una sua personale.

1973
Inizia combinando immagini in tecnica mista, creando una complessa iconografia che tiene conto di una straordinaria miscela di messaggi, stranamente opposti e divergenti, comunque mescolati insieme.

1977
Si trasferisce a Milano.

1978
Compie il primo viaggio a New York.

1980
Viene invitato da Achille Bonito Oliva alla sezione Aperto ’80 della Biennale di Venezia insieme a Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi e Nicola De Maria. La mostra segnerà la nascita della Transavanguardia. Pubblica il libro EN-DE-RE con Emilio Mazzoli a Modena.

1981
Partecipa alla mostra A New Spirit in Painting alla Royal Academy of Art di Londra. Il Kunstmuseum di Basilea e il Kestner-Gesellshaft di Hannover organizzano una mostra di disegni realizzati dal 1976 al 1981. Viene proposta anche al Kestner-Gesellshaft di Hannover al Mannheimer Kunstverein di Mannheim, al Groninger Museum di Groningen che lanciano Paladino come artista internazionale.

1982
Partecipa a Documenta 7 a Kassel e alla Biennale di Sidney. Realizza la sua prima scultura in bronzo, Giardino Chiuso. Fa il primo di numerosi viaggi in Brasile dove vive il padre.

1984
Costruisce una casa e uno studio a Paduli vicino a Benevento e da quel momento si divide tra Paduli e Milano.

1985
La Lenbachhaus di Monaco di Baviera organizza la sua prima mostra retrospettiva. Realizza Pietre, la prima di parecchie serie di figure in pietra bianca.

1988
Espone in una mostra personale alla Biennale di Venezia.

1989
Disegna un orologio Swatch che viene prodotto in un’edizione di 100 pezzi. L’idea era quella non di decorare un orologio ma di disegnare il tempo: “Il mio Swatch è come una vanitas divertente, un simbolo poetico del tempo che passa, prodotto industrialmente”.

1990
È chiamato dal regista teatrale Elio De Capitani per creare la scenografia dell’opera La sposa di Messina, basata sulla tragedia di Friedrich Schiller e rappresentata a Gibellina in Sicilia al festival Orestiadi. Paladino concepisce una scultura ambientata, illuminata dalla luce naturale della luna: un giardino Zen dominato da una montagna di sale dalla quale emergono 30 forme di cavalli di legno.

1991
Al castello di Praga, ristrutturato per l’occasione, Paladino espone un ciclo di sette nuove tele ispirato dalla storia della capitale ceca, nove torsi di bronzo e lavori su carta. Una scultura di un cavallo caduto viene esposta in una piazza vicina. Completa un nuovo ciclo di dodici disegni su legno, Il Respiro della bellezza.

1992
Realizza l’installazione permanente Hortus Conclusus nel chiostro di San Domenico a Benevento. “Mi piaceva l’idea di un hortus conclusus come un posto per guardare e contemplare i lavori d’arte lontano dalla costrizione della galleria d’arte”. La Galleria Civica d’Arte di Trento dedica una mostra alla sua Opera su carta. Una grande mostra di opere realizzate dal 1970 al 1992 viene organizzata in cinque musei brasiliani: Museo de Arte de Sau Paulo, Museo da Gravura di Curituba, Museo de Arte Moderna di Belo Horizonte, Museo de Arte Moderna di Brasilia, Museo de Arte Moderna di Rio de Janeiro.

1993
Tiene una grande mostra personale al Forte Belvedere di Firenze.

1994
È il primo artista contemporaneo italiano a esporre in Cina, alla Galleria Nazionale delle Belle Arti di Pechino. Lavora a Bologna. Pubblica Ulysses, 21 lastre incise all’acquaforte dal romanzo di James Joyce.

1995
Napoli gli dedica una grande mostra alle Scuderie di Palazzo Reale, a villa Pignatelli Cortes e in piazza Plebiscito. La Montagna di Sale eretta da Paladino in piazza del Plebiscito è vista come una provocazione per l’inizio del nuovo anno.

1998
Pubblica Film, una collezione di 32 disegni.

1999
Una grande mostra alla South London Gallery include Testimoni, un gruppo di 20 statue in pietra bianca e Zenith, una serie di lavori in tecnica mista su alluminio. Per la South London Gallery Projects, Paladino crea l’installazione I Dormienti nel sotterraneo della Roundhouse a Chalk Farm; l’opera è accompagnata da musiche di Brian Eno. La Royal Academy di Londra lo insignisce del titolo di Membro Onorario.

2000
Una sua opera è utilizzata nell’allestimento di Edipo Re, diretto da Mario Martone, al Teatro Argentina di Roma.

2001
Illustra l’ Iliade e l’ Odissea di Omero, pubblicate in due volumi dalla casa editrice Le Lettere di Firenze. Viene pubblicato il catalogo Opera Grafica 1974-2001, a cura di Enzo Di Martino.

2002-2003
Il Centro di arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato gli dedica, a cura di Bruno Corà, la più completa mostra retrospettiva organizzata da un museo italiano.

2003
Espone con Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi e Nicola de Maria alla mostra Transavanguardia 1979-1985 al Museo di Arte Contemporanea Castello di Rivoli.

2004
Espone a Roma ( XXIV Andamenti con Sol Lewitt) e a Napoli ( Quadri milanesi) e realizza una scenografia ( Edipo a Colono) per la quale vince il premio UBU per la “migliore scenografia teatrale”. Esegue le porte per la chiesa di Renzo Piano in onore di Padre Pio a San Giovanni Rotondo.

2005
Il Museo d’Arte della città di Ravenna organizza una grande mostra Mimmo Paladino in scena raggruppando tutte le sue scenografie teatrali. In giugno, in occasione della Biennale, presenta, a cura di Enzo Di Martino, una mostra di grandi sculture alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro a Venezia. In dicembre al Museo Capodimonte di Napoli tiene la mostra dedicata al Don Chisciotte di Cervantes con dipinti, sculture, disegni ed un film.

2006
Illustra una nuova edizione di Don Chisciotte e realizza un libro d’artista con poesie di Giuseppe Conte, ispirato al mitico “cavaliere errante” (Editalia). Il film, su invito del direttore Marco Müller, viene presentato, in settembre, con grande successo al Festival del Cinema di Venezia. Realizza le porte per la chiesa di San Giovanni Battista a Lecce (progetto di Franco Purini); porta a termine l’intervento nella piazza di Vinci, una Piazza per Leonardo, per la riconfigurazione dell’ingresso del nuovo Museo Leonardiano. Espone alle gallerie Cardi e Christian Stein di Milano e alla Waddington Galleries di Londra. In settembre, viene collocato all’ingresso dell’Auditorium dell’Ara Pacis a Roma un mosaico di grandi dimensioni, realizzato da Costantino Buccolieri, su un progetto del 2000.

2007
Realizza due scenografie per lo spettacolo Oedipus Rex e Cavalleria Rusticana per il Teatro Regio di Torino. L’attività espositiva prosegue con la mostra al MADRE a Palazzo Donnaregina a Napoli e con l’esposizione Sculptures alla Galerie Thaddaeus Ropac di Parigi. In settembre viene allestita a Modena una mostra alla Galleria Civica, a cura di Angela Vettese e, sempre a Modena, il comune gli commissiona un telo per la copertura della torre della Ghirlandina durante i lavori di restauro. A Solopaca, sulle montagne del Sannio, realizza una grande installazione di 2500 mq. presso il serbatoio della diga di Camposauro. In ottobre viene inaugurato il mosaico realizzato per il Teatro Argentina a Roma in pendant con quello coevo di Enzo Cucchi.