Laboratori Metodo Bruno Munari® per le famiglie

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11/10 - 07/12/2008
Museo dell'Ara Pacis

Parallelamente all'esposizione romana di Munari è prevista la realizzazione di una serie di laboratori per le famiglie, al fine di esplorare, concretamente, le sperimentazioni che sottendono ogni realizzazione artistica, e, in particolare, l'opera multiforme di Bruno Munari.

A Munari è ispirata la metodologia pedagogico-didattica che guiderà la realizzazione di questi laboratori, che saranno condotti anche da diretti collaboratori di Munari, soci di ABM.
Da diversi anni l'Associazione Bruno Munari (ABM) ha intrapreso un importante lavoro di sistematizzazione e di rifondazione dei suggerimenti didattici che Bruno Munari propose nei laboratori da lui ideati e diretti nei primi anni '70 presso la Pinacoteca di Brera a Milano. I laboratori che accompagneranno questa mostra saranno realizzati tutti secondo il Metodo Bruno Munari® così rifondato.

Calendario laboratori

1° settimana (9 -12 ottobre)
Ivana Anconelli
Manipolazione guidata
Munari dice............
.......mettere le mani su blocchi di argilla plasmabile, manipolarla, sporcarsi le mani, fare, schiacciare, arrotolare, rifare, appiccicare pezzi tra loro, staccare, fare la sfoglia, distruggere, fare tante palline, impastare tutto fare un altra cosa, che cosa?.Quello che vuoi.
Alla luce del pensiero sopra citato nacque la mia l'idea di far capire ai bambini cos'è la creta attraverso un percorso didattico che esprime e che fa esprimere una gestualità primitiva,ancestrale, legata a gesti lontani,ad azioni primordiali: “il gesto intelligente inteso come la ricerca attiva di un sempre miglior adattamento tra le intenzioni dell'azione e le esigenze della realtà sulla quale si esplica “ (Alberto Munari).
Azioni, gesti dunque che permettono di meglio capire le capacità e qualità del materiale con cui si lavora ma anche come crescita cognitiva ed intellettiva.
Creta come materiale trasformabile, creta come superficie che da immagini.
PERCORSO DIDATTICO : conoscenza del materiale,gioco d'imitazione, gioco delle quantità, gioco delle palle, gioco dei segni,gioco dentro e fuori, riflessione.

2° settimana (15-19 ottobre)
Beba Restelli
Colori e trasparenze in forma di libro
Facciamo un bellissimo libro insieme: in piena libertà, ma nel rispetto della regola del “come si fa”. Le pagine si possono strappare, spiegazzare, bucare, sfrangiare… Si possono costruire libri piccolissimi e grandissimi, leggeri e pesanti, lisci e ruvidi: tutti senza parole. Ma un libro senza testo è ancora un libro? Sì, perché comunica attraverso i sensi. E’ un’idea di Bruno Munari. L’artista ha chiamato Libri Illeggibili i suoi libri-oggetto, perché non hanno parole, ma raccontano una storia che si può “leggere” seguendo il filo del discorso visivo e tattile. Anche noi possiamo fare dei libri “illeggibili”. Cominciamo con il cercare tutte le carte possibili, lisce, granulose, leggere, colorate, trasparenti… Si scopre che la carta già da sola può comunicare: carta trasparente comunica trasparenza, carta ruvida comunica ruvidità. La carta da lucido evoca la nebbia: sfogliare quelle pagine è come passeggiare per le vie di Milano in una sera d’inverno. Proviamo allora a costruire libri colorati, bucati e tagliati; libri a massimo contrasto; libri leggeri e trasparenti; e libri da tessere.
Titoli: Il libro dei colori - Il libro del giorno e della notte; Un libro per volare - Un libro tessuto

3° settimana (22-26 ottobre)
Silvana Sperati
Disegnare la natura, per capire la natura
“Anche questo è un modo per capire la natura; osservare le forme durante la loro trasformazione, seguirne i cicli evolutivi . Dalla nascita fino all’ultimo frutto la pianta ci dà tutta una serie di informazioni sul perché di certe forme e di certe disposizioni . E’ interessantissimo osservare la nervatura delle foglie, la disposizione dei canali principali e di quelli minori, individuarne le due reti. Seguire le forme delle pigne da appena spuntate fino a quando si aprono. Veder crescere una qualunque pianta annotarne le forme progressive. C’è un modo di “copiare la natura” e c’è un modo di capire la natura. Copiare la natura può essere una forma di abilità naturale e può anche non aiutare a capire e può anche non aiutare a capire per il solo fatto che ci mostra le cose come normalmente si vedono. Studiare le strutture naturali, osservare l’evoluzione delle forme può invece dare a tutti la possibilità di capire sempre di più il mondo in cui viviamo” (Bruno Munari, Arte come mestiere, Universale Laterza).
Titoli: Tra la regola e il caso: disegnare un albero - Le texture naturali, Il prato non è una moquette, ma un mondo da scoprire - Le collezioni: una strategia per conoscere il mondo

4° settimana (29 ottobre-2 novembre)
Silvana Sperati
Cos’è? Com’è? Cosa ci posso fare?”
“La carta può avere molti aspetti tattili a seconda di come è trattata… La carta è la pelle di una superficie variabile” Bruno Munari
Quali sono le qualità di un pezzetto di carta, di velina, di cartone ondulato? E cosa posso fare con un pezzetto di carta? Munari stimola la nostra attenzione plurisensoriale anche verso i materiali più semplici; abituandoci a non considerare le carte come semplici supporti, ma educandoci ad esplorarne le attitutudini Quanti azioni sono possibili? Quali risultati determinano le nostre azioni? Come si trasforma il materiale? Come diventa un pezzetto di carta così “trattato”? E’ come prima o qualcosa di diverso?
Ecco un esempio di domande che possono essere particolarmente interessanti per stimolare, in un bambino, un’azione ed un pensiero capace di non dare quasi nulla per scontato
Titolo: Tavole tattili, Tessiture, Sculture, Dalla bi alla tridimensione

5° settimana (5 novembre-9 novembre)
Beba Restelli
Segni e scritture in forma di libro
La scrittura non solo è uno strumento prezioso di cultura e di conoscenza del mondo, ma è anche fonte di piacere: è bella da vedere, perfino quando incomprensibile. Bruno Munari gioca con la scrittura, come la intendeva il poeta tedesco Novalis per cui “giocare vuol dire fare esperimenti con il caso”. L’artista inventa una scrittura, anzi pensa a un popolo di cui non conociamo l’esistenza, ma di cui ci è pervenuta la scrittura… ed ecco le Scritture illeggibili di popoli sconosciuti.
Anche i bambini amano inventare alfabeti segreti: nel laboratorio potranno creare nuovi segni e scritture misteriose a partire dalla sperimentazione degli strumenti e dalla scoperta della regola del gioco. Un’occasione per scoprire l’esistenza e la varietà delle numerose scritture nel mondo e avvicinarsi curiosi e consapevoli all’opera di Munari. E poi si andrà a caccia di lettere per realizzare nuovi alfabetieri; si potranno animare le lettere dell’alfabeto, donando loro lo splendore degli antichi capilettera; oppure comporre immagini “disegnando” con le parole.
Titoli: Inventiamo nuovi alfabeti - Scritture illeggibili; A caccia di A - Il gioco di Alfa e Beta

6° settimana (12 novembre-16 novembre)
Pia Antonini 12-13 novembre e Michela Dezzani 14-15-16
Cinque, sei, sette, sensi
Nei libri di scienze ne vengono elencati solo cinque. Il futurista Filippo Tommaso Marinetti parla di sensi nuovi non ancora precisati come il senso delle spalle quando si percepisce la distanza o la vicinanza delle persone senza ricorrere alla vista. Rudolph Steiner ne individua dodici; Rodari nomina il senso del libro... E il sesto senso: chi lo ha mai sperimentato?
Laboratori per ampliare la conoscenza multisensoriale e intersensoriale, per conoscere e ri-conoscere i materiali e le azioni possibili su di essi,per diventare consapevoli di come gli occhi collaborano con tutti gli altri sensi. Ogni esperienza di laboratorio è multisensoriale: per riconoscere la morbidezza nelle pieghe dei tessuti, la levigatezza e la ruvidità delle foglie, i volumi e le resistenze delle materie.

7° settimana (19 novembre-23 novembre)
Beba Restelli 19-20 novembre
Michela Dezzani 21-22-23 novembre
Texture:invenzione o scoperta?
Bruno Munari afferma che “ognuno vede ciò che sa” e ci accompagna a scoprire e inventare le superfici delle cose. Nei laboratori dedicati alla tecnica del frottage si reinventano le superfici che sono infinite: si riproducono, si ricalcano, si dipingono e si imitano. Si gioca con le tracce dei propri gesti. Conoscere le immagini che ci circondano vuol dire allargare le possibilità di contatti con la realtà; vuol dire vedere di più e capire di più.

8° settimana (26 novembre-30 novembre)
Silvana Sperati
La forma e i formati
Si tratta di un percorso di sensibilizzazione verso il riconoscimento e la percezione della forma e delle sue possibilità per scoprire, insieme ai bambini - come diceva Munari - se vi è un rapporto tra il disegno ed il formato che lo contiene. Le esperienze proposte contempleranno laboratori classici accanto a nuove sperimentazioni; sviluppando un itinerario tra la bi e la tridimensione che consentirà ai bambini di provare modalità di organizzazione delle forme nello spazio; di intuire immagini e dettagli in forme insolite, fino a scoprire che anche il buco... è una forma. L’azione consente, inoltre, di “muovere” il bambino da precoci stereotipie, da disegni sempre un po’ tutti uguali, permettendogli di accostarsi all’insolito, al meno usale, fornendo uno stimolo per elaborare punti di vista sempre diversi

Temi: Il gioco dei formati diversi - Il buchi hanno una forma?
La forma emergente - Forme nello spazio sperimentazioni di variazioni su forme date

9° settimana (3 dicembre-7 dicembre)
Ivana Anconelli
Texture per impronta e traccia
MUNARI
... per texture s'intende una superficie decorata con un segno che si ripete all'infinito in modo uniforme come la pioggia, la sabbia che forma la spiaggia, l'erba che forma il prato, etc, etc, l'esperimento servirà a conoscere quanti tipi di texture ci possono essere, sempre restando nel principio di ideare delle superfici assolutamente uniformi ma molto variate le une dalle altre...
Premendo un oggetto sulla superficie della creta stando fermi si forma un segno chiamato impronta. Tante impronte tutte uguali formano una texture. La texture per impronta è statica.
Premendo e trascinando un oggetto sulla superficie della creta si forma un segno chiamato traccia.
Tante tracce tutte uguali formano una texture. La texture per traccia è dinamica.
PERCORSO DIDATTICO: conoscenza di come crearsi una piastrella, progettazione dei segni, realizzazione di texture.

Informazioni

Luogo Museo dell'Ara Pacis
Orario

Sabato ore 16.00
Domenica ore 11.00

Biglietto iniziativa

Laboratorio gratuito+ingresso secondo tipologia
Gratuità e riduzioni

Informazioni

Durata 1 ora e 30 minuti
Max 30 partecipanti
Potranno partecipare anche i genitori, la cui presenza è consigliata per i bambini di 5 e 6 anni.
Gli adulti possono partecipare solo se accompagnano bambini.
Info e prenotazioni allo 060608

Giorni di chiusura
Lun
Tipo
Laboratorio

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